domenica 28 febbraio 2016

Verso l’abolizione della pena di morte in Guinea, le parole del ministro della giustizia

Presente alla nona edizione del Congresso Internazionale dei ministri della giustizia, organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio a Roma, il ministro di stato guineano Maître Cheick Sako ha annunciato la volontà della Guinea di abolire al più presto la pena capitale. 



No Justice Without Life. E' stato questo il tema in discussione il 22 e 23 febbraio, un incontro di ministri di giustizia nel quadro dell'anno del Giubileo della misericordia voluto da Papa Francesco. 

Intervenendo il rappresentante del governo della Guinea Mr Cheick Sako ha detto che il problema della pena capitale sarà presto discusso in Guinea, in occasione della revisione del Codice Penale. 

Il ministro ha ricordato che l'abolizione della pena di morte è un dibattito aperto da molto tempo e ha espresso con chiarezza la sua contrarietà alla sua applicazione. 

L'uomo di diritto, ha detto, si deve interrogare: ogni pena deve costituire l'ultima arma, "extrema ratio" e la giustizia può essere resa senza prendere la vita del colpevole. Ha citato Beccaria dicendo che le società che applicano le pene più severe sono quelle che conoscono maggiori violenze e crudeltà. Togliere la vita quindi è agli antipodi della giustizia. A volte per avere la verità ci vogliono dei decenni talvolta la verità si scopre anche dopo 50 anni, e oggi abbiamo il test del DNA per trovare il colpevole, ma se la vita di un innocente fosse stata tolta? come rendere giustizia? 

Il ministro ha ricordato poi che la Guinea non fa esecuzioni dal 2002, anche se il Codice Penale la prevede ancora. La Guinea, ha aggiunto, ha adottato dunque una moratoria di fatto, una posizione in perfetta sintonia con gli impegni presi dalla Guinea nella sua nuova Costituzione del 7 maggio 2010, che garantisce il diritto alla vita, vieta i trattamenti crudeli, inumani o degradanti e prescrive la necessità di una proporzionalità delle pene. 

Non sarà facile e mancano ancora alcuni passi, ma se il nuovo Codice Penale sarà adottato dall'Assemblea Nazionale la Guinea potrà finalmente girare pagina su questo problema. D'altra parte la riforma della Giustizia è nel cuore delle preoccupazioni del Presidente Alpha Conde. 
Il ministro ha infine aggiunto che preoccupa in Guinea la condizione delle prigioni: infrastrutture giudiziarie vecchie o inesistenti, che necessitano di interventi tecnici ed economici.


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