mercoledì 10 giugno 2015

Quando il carcere si trasforma in un parterre musicale

Carceri: il concerto a Carinola, un segno di speranza per i detenuti.

Un concerto con 400 detenuti organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio nella casa di reclusione di Carinola.

di Antonio Mattone


E il carcere si trasforma in un parterre musicale. Nel campo sportivo dell’istituto a custodia attenuata di Carinola, circa  400 detenuti hanno partecipato al concerto della cantante Francesca Marini organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Un  
evento straordinario che ha coinvolto quasi tutti i detenuti presenti nella struttura. Ma non solo. Anche gli agenti, gli educatori, il personale amministrativo e sanitario si sono lasciati coinvolgere dal clima di festa e dai ritmi scatenati della cantante napoletana. Torero, A città e pulecenella, Gente magnifica gente, Tu si ma cosa grande, Luna Rossa sono alcuni dei grandi successi che hanno infiammato un pubblico davvero speciale. Tanti applausi hanno ricevuto anche
alcuni improvvisati ma bravissimi ballerini che si sono esibiti tra lo stupore e l’ammirazione generale. I volontari della Comunità di Sant’Egidio insieme a quelli della diocesi di Sessa Aurunca, che stanno partecipando ad un corso organizzato da Sant’Egidio e che prossimamente cominceranno il proprio servizio nel carcere casertano, hanno offerto da bere Coca Cola per tutti. Presenti anche don Valentino, il cappellano dell’istituto, il sindaco di Mondragone e 29 tirocinanti della polizia penitenziaria che hanno così potuto fare una esperienza formativa significativa.

Il direttore del carcere, Carmen Campi ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione del concerto ed ha sottolineato la straordinarietà di questa iniziativa che ha coinvolto contemporaneamente  un numero di detenuti davvero elevato, forse mai registrato in un penitenziario italiano.

foto: http://napoli.repubblica.it/cronaca/un_concerto_con_quasi_400_detenuti_nel_carcere_di_carinola

L’istituto  di Carinola ha modificato la sua mission e si è trasformato da carcere di alta sicurezza a casa di reclusione a custodia attenuata con un grande sforzo del personale della sicurezza e del trattamento. E questo evento dimostra che la funzione della pena passa sì per il rispetto delle regole ma anche nella proposta di percorsi trattamentali  e rieducativi. Vedere 400 persone tutte insieme ordinatamente e con grande entusiasmo è stato bel colpo d’occhio. Un pomeriggio di canzoni, di balli e di solidarietà, sentimenti che hanno fermato anche il mal tempo.
Francesca Marini ha concluso il suo concerto con la bellissima canzone “Vincerò”, che ha voluto dedicare ai detenuti. Un inno alla vita, un augurio ma anche un messaggio di speranza  che ha scaldato i cuori di tutti i presenti.

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