venerdì 3 ottobre 2014

La Comunità di Sant'Egidio rilancia l'appello della madre di Reyhaneh Jabbari

Marco Impagliazzo sul caso della donna iraniana condannata a morte. La cultura della vita contro la pena di morte. La Comunità di Sant'Egidio raccoglie l'appello della madre di Reyhaneh Jabbari giovane condannata a morte in Iran e lo rilancia per una giustizia senza pena di morte. 










  




«Raccogliamo e rilanciamo l'appello della madre di Reyhaneh e ribadiamo la nostra più totale contrarietà alla condanna capitale: la giustizia si realizza con la cultura della vita, non con la pena di morte». E' quanto afferma all'Adnkronos il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, a proposito del caso della giovane donna iraniana, condannata a morte per l'omicidio dell'uomo che la stava stuprando, la cui madre tramite Aki Adnkronos International ha fatto appello alle mamme e ai politici italiani, al Papa e al Vaticano.

«La pena di morte è sempre inaccettabile - ribadisce Impagliazzo - perché non si può credere in una giustizia che toglie la vita a una persona. L'Italia è impegnata anche all'Onu contro la pena capitale e per l'Iran, che sembra dare segni di apertura internazionale, questa potrebbe essere una buona occasione anche diplomatica da cogliere, oltre che un atto di giustizia in favore del valore della vita umana.

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