martedì 10 giugno 2014

Carcere di Carinola: 500 detenuti al concerto di Valentina Stella

Il concerto di Valentina Stella al carcere di Carinola
Sembrava di stare a una festa di piazza e non in un carcere. Erano 500 i detenuti che hanno partecipato al concerto di Valentina Stella nel campo sportivo del carcere di Carinola, un evento organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio. 
Carinola è un comune agricolo del casertano, famoso per le buone ciliegie che produce la terra.

Questo carcere è stato di recente trasformato da struttura ad “alta sicurezza” a Istituto a “custodia attenuata”, dove viene attuata la cosiddetta “vigilanza dinamica”, le celle sono luogo di pernottamento e la vita del detenuto si svolge al di fuori, con attività le più varie. Questa modalità di trattamento risponde al mandato assegnato all'Amministrazione di creare condizioni per un "trattamento penitenziario conforme a umanità e dignità" dove la persona detenuta è davvero al centro dell'azione
rieducativa.


Il saluto della direttrice Carmen Campi
E’ stata una festa davvero entusiasmante che non è stata fermata da qualche goccia di pioggia che è cominciata a cadere qualche minuto prima dell’inizio del concerto e che alla fine ha rinfrescato una calda giornata del mese di giugno. I detenuti hanno accompagnato con i cori l’esibizione della cantante, si sono esibiti in balli coreografici e hanno così potuto godere di qualche ora davvero straordinaria. 
Con grande passione il direttore del carcere Carmen Campi ha accolto la proposta della Comunità di organizzare questo evento e ha ringraziato tutti i volontari che sono venuti  per preparare la festa. Tra la Comunità e il carcere di Carinola c’è una consolidata amicizia che negli anni sta crescendo. Infatti l’Istituto è stato uno dei primi in Campania ad organizzare un incontro per la campagna “liberare i prigionieri in Africa” e solo qualche mese fa c’è stata una distribuzione di scarpe ai carcerati più poveri.  
E’ intervenuto anche il vicecapo del Dap Francesco Cascini che rivolgendosi ai detenuti ha spiegato lo sforzo che l’amministrazione sta facendo per rendere più umana la vita all’interno delle carceri. 
Il vescovo di Sessa Aurunca mons. Franco Piazza ha annunciato che anche per il prossimo anno la sua diocesi si preoccuperà di far vedere le partite di calcio ai detenuti, scatenando un grande entusiasmo e tanti applausi. In questa ottica la comunità curerà la formazione dei volontari della diocesi che poi andranno a svolgere il servizio nel carcere. 
Sono intervenuti anche il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria della Campania Tommaso Contestabile, il presidente del tribunale di sorveglianza di Napoli Carminantonio Esposito e il sindaco di Carinola Luigi De Risi. A tutti è stata offerta una bibita rinfrescante tenuta in fresco in alcuni frigoriferi allestiti nel campo sportivo.
Una standing ovation ha accompagnato la notizia di un detenuto a cui è stata notificata la scarcerazione durante il concerto e che è andato via salutando tutti tra strette di mano e applausi. 
Ma la riprova del successo della festa si avuta all’indomani quando è arrivata la telefonata di Ciro, un detenuto che lavora all’esterno del carcere e che non ha potuto partecipare alla festa perché è rientrato in Istituto durante l’esibizione canora. Ciro ha conosciuto gli amici della Comunità anni fa nel carcere di Poggioreale ed ha comunque ascoltato una parte del concerto dalla sua cella. Al rientro dei detenuti, senza dire che conosceva la comunità, ha ”intervistato” i partecipanti al concerto chiedendo se gli era piaciuto. “Avete ricevuto complimenti a non finire – ha detto Ciro - si sono divertiti da morire e sono rientrati tutti più contenti”. “Voi siete persone che avete dato tanto, e non vi posso dimenticare”, ha continuato. La telefonata si è chiusa con una richiesta: “Voi per tanti anni mi avete servito al pranzo di Natale a Poggioreale, adesso che uscirò definitivamente, vorrei servire io i poveri, al pranzo di Natale che farete l’anno prossimo”.
La giornata si è conclusa nell’ufficio del direttore con un assaggio delle buonissime ciliegie locali offerte dagli agenti ai volontari e agli ospiti intervenuti alla manifestazione. Questa cordialità testimonia come sta cambiando e come può diventare il clima all’interno di un carcere.
Malgrado questo auguriamo a tutti i detenuti di Carinola di poter ritrovare al più presto la libertà, e con questa le loro famiglie, un lavoro e una vita migliore.  

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