sabato 11 gennaio 2014

Myanmar, il presidente Thein Sein riduce alcune condanne a morte in carcere a vita

Il presidente del Myanmar ha commutato le condanne a morte di diversi detenuti e ridotto le pene detentive di altri, tuttavia non è chiaro se tutti i prigionieri politici saranno liberati a seguito del suo ordine.
Il presidente Thein Sein ha concesso la grazia il 30 dicembre ai condannati o accusati di una serie di reati politici. Il provvedimento ha fatto seguito ad una promessa pronunciata a luglio da Thein Sein di liberare tutti i prigionieri politici entro la fine dell'anno.

La televisione e la radio di Stato hanno reso noto che l’ordine del 2 gennaio commuta le condanne a morte in ergastolo, riduce le pene detentive di oltre 40 anni a 40 anni, e riduce le condanne a 40 anni o meno di un quarto. L’ordine è stato dato per motivi umanitari e per celebrare il 66° anniversario dell'indipendenza del Paese che cade il 4 gennaio.
Non è finora chiaro quanti prigionieri beneficeranno dell'ordine o se tutti i prigionieri politici saranno liberati.
"Molti detenuti di varie prigioni, inclusi criminali, saranno liberati con questo ordine", ha dichiarato Bo Kyi dell'Associazione di Sostegno ai prigionieri politici del Myanmar e membro dell’Organismo di Valutazione dei Prigionieri politici istituito dal governo. "Voglio aspettare fino a domani per vedere se i prigionieri politici per i quali abbiamo chiesto la liberazione sono tra quelli rilasciati."
Bo Kyi ha detto che i nomi di 46 prigionieri politici meritevoli della libertà sono stati sottoposti al Presidente.
Mentre le preoccupazioni si concentrano sui prigionieri che appartengono ai movimenti pro-democrazia e anti-militari del Paese così come a diverse minoranze etniche, ci sono altri che rientrano nella categoria dei prigionieri politici, tra cui ex militari finiti sconfitti in lotte tra fazioni.
Bo Kyi ha detto che molti ex funzionari dei servizi segreti militari che stanno scontando pene detentive lunghe avranno la loro pena ridotta, ma rimarranno in carcere.
E’ anche previsto che un funzionario del Ministero degli Esteri e un ex maggiore dell’esercito avranno le loro condanne a morte commutate in ergastolo.
Il funzionario del ministero e l'ex maggiore sono stati condannati nel 2010 per presunta fuga di informazioni circa un viaggio segreto in Corea del Nord nel 2008 di un membro della giunta militare dell’epoca, Shwe Mann, attuale presidente eletto del Parlamento. I dettagli trapelati dei rapporti tra le due nazioni “canaglia” hanno spinto gli Stati Uniti ad esprimere preoccupazione e invitare Myanmar a recidere i legami militari con la Corea del Nord.
Thein Sein il 30 dicembre ha concesso la grazia ai condannati o accusati di una serie di reati politici come associazione illegale, alto tradimento, critica del governo e delle leggi sulla sicurezza e violazioni della legge sulla riunione pacifica.
Da quando Thein Sein è diventato presidente nel 2011, ha liberato circa 1.300 prigionieri politici, secondo ex prigionieri.
Thein Sein, ex generale che è diventato presidente eletto dopo cinque decenni di regime militare repressivo, ha introdotto riforme politiche e finanziarie per sollevare l'economia del Myanmar. Il Paese ha subito sanzioni da parte di nazioni occidentali a causa del suo scarso rispetto dei diritti umani e del regime non democratico, ma la maggior parte di esse sono state revocate.
Il rilascio dei detenuti politici è un criterio utilizzato dalle nazioni occidentali per giudicare l'amministrazione di Thein Sein, e precedenti liberazioni sono state un fattore importante nella decisione di alleggerire le sanzioni. (Fonti: AP, 02/01/2014)

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