lunedì 17 giugno 2013

"L'Italia non farà mancare il suo impegno contro la pena di morte" Mario Giro, sottosegretario agli Esteri a Madrid

Il sottosegretario Mario Giro
La mattina del 15 giugno si è tenuta la sessione finale del Congresso di Madrid con le Associazioni che nel mondo operano per l'abolizione della pena di morte. 
Questo quinto congresso mondiale si è svolto nel Palazzo dei Congressi di Madrid, organizzato dal movimento francese ECPM insieme alla  'World Coalition Against the Death Penalty".

Robert Badinter con Mario Marazziti
Dal 2001 il congresso si riunisce, ogni tre anni,  l'edizione  del 2013 ha  visto una significativa partecipazione da parte di ministri degli Esteri europei e di tutti i continenti, tra questi  del Benin, Burkina Faso. Nella conclusione si sono susseguiti numerosi interventi tra cui Stavros Lambrinidis,
parlamentare europeo e vicepresidente della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Federico Major, Presidente della commissione internazionale per l'abolizione della pena di morte, la Nobel per la Pace iraniana Shirin Ebadi,  Robert Badinter ex Ministro della giustizia francese che fece abolire la ghigliottina.  Per l'Italia è intervenuto il sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro, che ha  ricordato il ruolo speciale avuto dall'Italia nell'impegno per l'abolizione della pena capitale che è parte di una lunga storia, cominciata con l'abolizione da parte del Gran Ducato di Toscana il 30 novembre 1786 "Ne siamo fieri" ha dichiarato. Il Mondo: Pena di morte-Mario-Giro-Congresso-Madrid: battaglia di umanità 
Il sottosegretario ha anche affermato che è inutile lamentarsi se l'Europa conta poco, occorre essere più coscienti della storia e, al tempo stesso, essere attenti perché nei paesi europei può risorgere un pensiero favorevole alla pena di morte.  "Che ruolo può giocare l'Italia?" si è dunque chiesto Mario Giro: "Il Ministro Bonino ha lottato tutta la vita, anche io per la mia provenienza da Sant'Egidio, insieme possiamo lottare". Mario Giro ha aggiunto poi che l'Italia continua questa battaglia di umanità in una situazione oggi di maggiore sensibilità da parte della società civile, con il sostegno dell'Unione Europea, con iniziative come "città per la vita", con la prospettiva di una rete di parlamentari contro la pena si morte, una sinergia più forte. Ha poi concluso dicendo che la risoluzione presentata dall'on. Marazziti, e approvata all'unanimità dal Parlamento italiano lo scorso 7 giugno, riprende il grande lavoro fatto dall'Italia. Ha dunque espresso l'auspicio che la risoluzione nel 2014 possa avere un numero maggiore di adesioni.

Il congresso si è concluso con una colorata marcia a Plaza Callao. Le associazioni hanno rinnovato il loro impegno per la difesa della vita fino al raggiungimento dell'obiettivo finale, cioè quando la pena capitale sarà sconfitta in tutto il mondo. 

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