martedì 25 giugno 2013

Con la Comunità di Sant'Egidio una gita al mare per gli internati dell'OPG


Nella difficile realtà degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari una giornata speciale, ma anche una giornata serena. La gita al mare degli internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli, sta diventando un appuntamento fisso dell’estate sorrentina.  

Per il quarto anno consecutivo la Comunità di Sant’Egidio e gli amici dell’Opg hanno trascorso delle ore veramente straordinarie: una passeggiata all’aria aperta, un bagno nell’acqua blu e un pranzo davvero memorabile.  

Accompagnati dal direttore Stefano Martone,  dagli amici della Comunità e da alcuni operatori  dell’Asl  con il direttore sanitario Michele Pennino, in 14 si sono incamminati di buon mattino verso la meta balneare. Durante il viaggio Antonio, che da giovane andava a pescare, ha esclamato: “ Se pesco un polpo lo regalo al direttore!”.  Arrivati nell’incantevole  spiaggetta  della baia di Puolo i gitanti si sono tuffati nel mare e hanno potuto fare un bellissimo bagno.


Dopo il doveroso caffè nel chiosco, la singolare comitiva si è trasferita a Sorrento, dove Enzo Maresca ha accolto tutti con cortesia e simpatia sotto il pergolato di limoni del suo ristorante “da Filippo”.  Un pranzo davvero luculliano: con un antipasto di mare che non finiva più (gamberetti di crapolla sale e pepe, cicinielli al gratin, insalata di polpo, alici e salmone marinato, bruschette, filetto di tonno al pepe rosa), i paccheri “rigorosamente”di Gragnano con lo scorfano, filetti di cernia su foglia di limone, patate al pesto.



E per finire una bellissima sorpresa preparata dallo chef Maria Gargiulo, una gigantesca torta di fragole con la scritta “Comunità di Sant’Egidio”.




Alcune immagini della gita organizzata dalla Comunità di Sant`Egidio,
a sinistra la torta dedicata alla Comunità di Sant'Egidio,
a destra lo Chef con i suoi collaboratori al Ristorante "Da Filippo" a Puolo di Massalubrense.
  
Rassegna Stampa
 NAPOLI - Hanno vissuto una giornata normale, e per questo straordinaria per loro, i 14 internati dell`ospedale psichiatrico giudiziario di Secondigliano.  Una gita al mare nella splendida Baia di Puolo a Massalubrense, seguita dal pranzo al ristorante «Da Filippo» di Enzo Maresca a Sorrento. Organizzata per il quarto anno consecutivo dalla Comunità di Sant`Egidio, la gita ha permesso ai 14 ospiti dell`Opg, accompagnati dal direttore Stefano Martone e dal direttore sanitario Michele Pennino di gustare, dopo il bagno, un ricco ed appetitoso menù: antipasto di mare, paccheri allo scorfano, pesce su foglia di limone, dolce e caffè, Con loro anche operatori dell`Asl, dell`Opg e volontari della Comunità, che sono riusciti a regalare momenti di serenità a chi vive una realtà doppiamente difficile: il carcere e la malattia mentale.
EI. Sc. (dal Corriere del Mezzogiorno del 25 giugno 2013)

SANITA': GITA AL MARE PER INTERNATI OPG NAPOLI TUFFI E PRANZO GRAZIE A COMUNITA' SANT'EGIDIO E ASL (ANSA) - NAPOLI, 24 GIU - Una giornata "speciale" per gli internati dell'Opg (Ospedale Psichiatrico giudiziario) di Napoli che oggi hanno avuto la possibilità di bagnarsi nelle splendide acque della Baia di Puolo a Sorrento. Una giornata che è proseguita con un pranzo al ristorante 'Da Filippo' che ha offerto ai suoi ospiti d'eccezione un ricco menù a base di pesce. Una vera e propria gita realizzata grazie alla collaborazione della Comunità di Sant'Egidio che da quattro anni promuove questa iniziativa e della Asl.
"Per queste persone - ha detto Antonio Mattone della Comunità di Sant'Egidio - oggi è stato un giorno di libertà, un regalo". Alla giornata 'fuori porta ' hanno partecipato 14 dei 108 internati nella struttura di Napoli.
"Simili occasioni - ha riferito il direttore Opg Napoli Stefano Martone - hanno sui soggetti indubbi benefici eccezionali e, inoltre, costituiscono un'opportunità per migliorare e rinsaldare il rapporto con gli operatori grazie al clima familiare e disteso che si respira".
Ma il rappresentante della Comunità di Sant'Egidio lancia un allarme relativo alla prossima chiusura degli Opg fissata per il primo aprile 2014. "La creazione di strutture sanitarie alternative, di case famiglia o di percorsi personalizzati per il rientro assistito in famiglia - ha detto Mattone - vanno molto a rilento. Il rischio è che alla scadenza non si arrivi pronti". Un flusso, quello degli internati, che invece non si arresta. Secondo i dati, nell'Opg di Napoli la media di presenza si attesta sui 120 internati, nonostante negli ultimi 4-5 anni ne siano stati dimessi circa 80.(ANSA).



1 commento:

  1. Grazie per questa bella notizia! Fare posto anche a quelli che sembra non lo abbiano in questa società, attraverso l'amicizia, la simpatia e la buona cucina; gli opg si superano anche cosi!
    Serena

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