venerdì 15 marzo 2013

Prospettive e passi in avanti in Africa

Un mondo senza la pena di morte


La Comunità di Sant’Egidio è attiva ormai da molti anni a livello internazionale nella lotta alla pena capitale, per giungere alla sua abolizione universale e per l’arresto immediato di ogni esecuzione in ogni parte del mondo. Nuove strategie e visioni comuni hanno preso il via a partire dal Convegno "Africa for life", iniziativa che ha visto riuniti a Roma nel novembre 2005 i ministri della Giustizia del Continente africano assieme a giuristi e politici europei impegnati in uno sforzo teso all'abolizione universale della pena capitale. Ogni anno i Congressi si sono ripetuti con la partecipazione di un numero sempre più grande di Guardasigilli di paesi retenzionisti e non. Oggi Sant'Egidio guarda con attenzione a tutti gli sforzi internazionali in questa direzione.
 
Ensemble contre la peine de mort (ECPM) ha pubblicato gli atti del convegno interregionale sulle strategie per l'abolizione della pena di morte in Africa centrale, tenutosi il 30 e 31 marzo 2012 a Kinshasa, organizzato con il sostegno dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia, il governo spagnolo e il governo francese. L’incontro ha dato vita alla Coalizione dell'Africa centrale e orientale contro la pena di morte, composta da diciassette organizzazioni provenienti da dieci paesi della regione (Burundi, Camerun, Congo - Brazzaville, Kenya, Uganda, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Tanzania e Ciad).


Alla conferenza ministri, ambasciatori, docenti universitari, parlamentari, appartenenti ad organizzazioni di diritti umani hanno discusso di vari temi: il ruolo del Parlamento nella soppressione della pena di morte, la pena capitale nella giustizia internazionale, il ruolo della società civile nella regione, le condizioni di detenzione nel braccio della morte, ecc.
Oggi, 16 paesi africani hanno di fatto abolito la pena di morte, mentre 23 sono abolizionisti di fatto. Ventitré hanno votato a favore della quarta risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per l'adozione di una moratoria sull'applicazione della pena di morte il 20 dicembre, 2012.

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